PRIMA INFANZIA 0-5 ANNI
Servizio di psioterapia breve dedicato ai genitori in attesa e famiglie con bambini da 0 a 5 anni per problematiche legate al sonno, alimentazione, crisi di rabbia e problemi comportamentali
Scopri di più..
INFANZIA-ADOLESCENZA 6/18 ANNI
Spazio rivolto ai bambini e agli aolescenti che stanno attraversando momenti di particolare fatica nel loro percorso di crescita.
Chi è lo psicologo?
Lo psicologo è colui che ha terminato il percorso di cinque anni di studi in Psicologia, è laureato e ha svolto un tirocinio professionalizzante di un anno post-lauream. Ha superato l’esame di stato ed è iscritto all’albo professionale degli psicologi della sua regione.
Il suo ruolo è quello di aiutare, attraverso colloqui, test e sedute di gioco, i bambini, gli adolescenti e gli adulti a superare momenti stressanti e faticosi che si possono presentare nella vita quotidiana.
Quando rivolgersi ad uno psicologo?
Rivolgersi ad uno psicologo non significa essere “matti” o “diversi“, ma prendersi cura della propria salute mentale, che va di pari passo con la salute fisica e il proprio benessere.
Può accadere di trovarsi in momenti molto duri della vita e nonostante i consigli e il sostegno di amici e parenti non si riesca a farvi fronte da soli. È a quel punto che può essere importante chiedere aiuto ad uno psicologo per avviare un percorso di comprensione e risoluzione del malessere.
Perchè rivolgersi ad uno psicologo dell’età evolutiva?
La decisione di rivolgersi ad uno psicologo per l’infanzia, per risolvere un problema legato al benessere psicofisico del proprio bambino, è un segno di grande coraggio da parte dei gentiori, che spesso vivono sentimenti di inadeguatezza e “sconfitta” nell’affrontare il faticoso compito genitoriale. Chiedere aiuto ad uno psicologo infantile aiuta la famiglia e il bambino stesso ad affrontare momenti di diffcoltà nel percorso evolutivo.
La casa e la scuola sono i due contesti in cui principalmente si possono osservare problematicità o disagi del bambino. Da non sottovalutare sono i comportamenti di iperattività, ansia, crisi di rabbia e oppositività nei confronti dei genitori o di altre figure con un ruolo educativo, disturbi del sonno o dell’alimentazione, difficoltà eccessive a separarsi dai genitori, sintomi regressivi (si intende che il bambino, che ha già raggiunto delle tappe evolutive, torna a manifestare comportamenti precedenti al raggiungimento di quelle tappe).