Erika Corti
Psicologa clinica, iscritta all’albo degli Psicologi della Lombardia n.18451
Mi sono laureata presso l’Università degli studi di Milano Bicocca e sono iscritta all’Albo A degli Psicologi della Lombardia. Ho scelto di specializzarmi in ambito evolutivo, approccio che pone il bambino e i suoi genitori al centro dell’attenzione clinica, nell’ottica di creare una profonda collaborazione con la famiglia e di riservare uno spazio di libera espressione al bambino/adolescente per alleviare e risolvere il suo disagio e le difficoltà portate dai genitori.
ESPERIENZE PROFESSIONALI
Mi sono formata nell’Unità Operativa di Psicologia dell’Età Evolutiva del reparto di Neuropsichiatria infantile dell’ospedale San Gerardo di Monza (MB). Ho proseguito presso l’Unità Operativa di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza di Bonate Sotto (BG), dove svolgo attività di consulenza, colloqui psicodiagnostici, sostegno psicologico, psicoterapia rivolto a bambini e adolescenti e co-conduco gruppi terapeutici per genitori di ragazzi adolescenti con problematiche relazionali e personali.
Anche privatamente mi occupo di consulenza, valutazione, supporto psicologico e psicoterapia ad orientamento psicoanalitico, un approccio che mira a comprendere e spiegare l’origine profonda delle manifestazioni sintomatiche al fine di dar loro un significato e risolverle.
Da alcuni anni mi occupo anche di sostegno psicologico rivolto ad adulti che si trovano a vivere periodi di forte stress (lavorativo, familiare, relazionale) o sintomatologie ansioso-depressive.
ALTRE COLLABORAZIONI
Collaboro con alcuni studi privati, conducendo laboratori creativo- espressivi rivolti a bambini (6-10 anni) e adolescenti (11-16 anni). Si tratta di incontri in piccoli gruppi per riconoscere, comprendere e vivere al meglio le emozioni, nel caso dei più piccoli, e la scoperta di sè e dei cambiamenti dell’adolescenza per i ragazzi più grandi.
Nelle scuole primarie e secondarie propongo dei progetti inerenti la prevenzione alla violenza di genere, al bullismo e cyberbullismo, lavorando sul rispetto, l’ascolto e l’empatia e identificando le eventuali figure di aiuto; progetti di educazione all’affettività, concentrandosi sulle relazioni tra pari e con gli adulti di riferimento per identificare quali sono gli elementi che caratterizzano relazioni sane e non nocive.